della mostra MARIA TERESA ONOFRI OPERE 1978 - 2000

Torre Scaramuccia

AMERICANI

La forza del colore irrompe tra i tessuti e le trame ricoprendo completamente le opere. Quasi arazzi primitivi, gli Americani rimandano alla suggestione di un’ elementare, ma gioiosa e totale, liberazione creativa e cromatica.

“...La trama e l’ordito mettono perfettamente a nudo la loro sostanza ad un tempo antichissima e moderna: rinviano ai tessuti degli indiani d’America così come al reticolo costruttivo dei grattacieli di Mies van der Rohe...” Angelo Bertani, 2000

Opere esposte: Americano viola 1986, Americano verde/viola 1986, Americano verde 1986, Arazzo viola/verde 1986, Trasgressione arancione 1986, Mies e Calder a Chicago 1986


II° piano Ospedale di Santa Maria dei Battuti

INTRECCI

Grandi arazzi barocchi, minuti intrecci trasparenti, maestosi e poetici velari per un silenzio raccolto. Le trame neutre o monocrome catturano la luce, la filtrano, la traducono in vibrazioni sospese.

La cera appartiene al gesto perentorio che fa scorrere il pennello sulle grandi tele, misurando l’ampiezza del movimento, la sequenza logica e la struttura dello spazio.

Opere esposte:Arazzo bianco 1984, Arazzo bianco 1984, Arazzo bianco Losanna 1987, Bianco 1988, Pieno/vuoto 1988, Velario 1988, Impronte di luce 1997.


I° piano Ospedale di Santa Maria dei Battuti

SEGNI

Piccole tracce di natura si impigliano nelle trame leggere e dilatate, si succedono irregolari sulla carta e la tela a testimonianza di sé, della propria storia. Il segno si impadronisce della semplicità delle forme elementari, per coglierne i rapporti cercandone l’intima essenza ed il significato, la loro ragione d’essere così e le loro possibilità di modificazione.

“Il batik è per me un luogo di comunicazione. Ogni segno germina dal precedente con un processo strutturale che si organizza nello spazio e si articola in diversi patterns geometrici..” Maria Teresa Onofri 1993

Opere esposte: Arazzo e piume, Arazzo 1983, Arazzo 1983, Dittico bianco/nero 1987, Texture 1988, Arazzo bianco 1984, Arazzo bianco 1984, Arazzo bianco rapporto 1 1984, Arazzo bianco rapporto 2 1984, Arazzo bianco rapporto 3 1984, Prova del gesto 1978, Dittico 1978, Segni 1981, Sequenza azzeramento 1981, Ripensamenti 1989.


Piano terra Ospedale di Santa Maria dei Battuti

IMPRONTE

Segni che diventano fragili ferite, lievi o profonde, sedimenti che trapassano il metallo o si fissano quali tracce misteriose sulla materia plastica. E’ abbandonata la levità del tessuto per scoprire nuovi supporti, lavorare a nuove trame, colori e trasparenze. Così le sequenze di impronte, quasi calchi poetici, si diradano fino a rimanere singole intense tracce di natura stese sulle grandi lastre d’acciaio.

“Quelle che produco sono stratificazioni, lacerazioni. Sono immagini astratte che però danno delle emozioni... è come una scrittura: in fondo ciò che rimane è la tua storia”. Maria Teresa Onofri 1997.

Opere esposte: Stratificazioni 1998, Impronte di luce (trittico)1997, Impronte di luce 1997, Impronte su zinco 1993,Impronte su carta 1991, Ginko Biloba aperta 2000, Ginko Biloba chiusa 2000.